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Biancavilla siamo noi

«In visita turistica, multato per avere sforato di 1 km/h: non verrò più qui»

Ss 284, un lettore ci scrive, raccontandoci la sua esperienza con i vigili urbani di Biancavilla

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Il 16 agosto scorso, desideroso di far conoscere le “nostre” bellezze naturali ed architettoniche anche ad un mio cugino americano, partivo in auto diretto al Castello di Nelson in territorio di Maniace, provincia di Catania. Una strana peripezia, forse dovuta ad errate indicazioni del navigatore ed una segnaletica lacunosa, ci ha fatto vagare per contrade sconosciute fino all’ora di pranzo e così, girando alla ricerca di un ristorante, sono incappato in un autovelox.

Grazie al quale il Comando di Polizia Locale del Comune di Biancavilla (competente per territorio) ha determinato quanto segue: «Alle ore 12, 28 sulla (famigerata, mia aggiunta) Ss 284 dir. Catania – Randazzo procedeva km 76 in un tratto a km 70 superando di km 1 la velocità massima consentita, calcolata tenendo conto della tolleranza del 5% (comunque NON inferiore a 5 Km/h) stabilita dall’art. 187 Dpr 610/96».

«Pago 50 euro, mi sento “abusato”»

Ora, so bene (per età ed esperienza) che “la legge è legge” e, di conseguenza, pagherò il relativo verbale sottraendo l’importo dovuto alle mie scarse finanze di pensionato e ringraziando persino il legislatore perché, pagando subito senza fiatare, “mi fa lo sconto”. Per evitare, rifletto amaramente io, ricorsi al Prefetto od al Giudice di Pace sulla legittimità della presenza stessa di strumentazioni prive (secondo recenti sentenze) dei requisiti di legge, messe “a mo’ di trappole” in giro dai comuni solo “per far cassa” a spese degli automobilisti, anche quelli “quasi” virtuosi.

Come nel caso in questione, oserei dire: in pratica dovrò pagare 50 euro per aver “sforato” di UN chilometro una tolleranza che NON può essere inferiore a 5 km!! In pratica, per non farla lunga, mi sento “abusato” dalla stessa sanzione. Non posso far altro che lamentarmi su Internet per quella che considero una vessazione del cittadino, una delle tante.

Con una certezza, da quelle parti non mi vedranno più. E non vedranno neppure i miei ospiti, italiani o stranieri che siano.

VINCENZO MANNELLO

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Randagismo in via Stati Uniti d’America: Sos per residenti, passanti e netturbini

Un nostro lettore ci scrive e lancia l’allarme: «Nonostante le numerose segnalazioni, nessuno interviene»

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© Foto d'archivio

Gentile direttore Fiorenza,

mi chiamo Vincenzo, ho 40 anni e sono di Biancavilla. Sono un vostro affezionato lettore da parecchi anni ed è la prima volta che ho scelto di scrivervi. Lo faccio per portare all’attenzione di tutti una spiacevole situazione che ormai si protrae da parecchi anni in via Stati Uniti d’America, che è la via dove abito fin dalla nascita.

L’altra notte, verso le 3.30, mio fratello, che è il titolare di una nota attività in centro, rientrava a casa da lavoro ed è stato vittima dell’ennesimo episodio di randagismo a causa di alcuni cani, che stazionano in strada, davanti alla nostra abitazione, ormai da parecchi anni.

È solo per caso che è riuscito ad evitare il peggio, scavalcando una inferriata della nostra abitazione, non però senza conseguenze, considerato che ha riportato parecchie ecchimosi alle gambe.

«Finora nessun intervento»

Nonostante, purtroppo, non sia il primo caso per lui e per tanti nostri vicini di casa e nonostante le numerose segnalazioni che si sono susseguite nel corso del tempo, nessuno interviene per porre fine a questo scempio.

Tutte le mattine, l’operatore ecologico di zona non riesce a svolgere il suo lavoro a causa di questi cani, se non armato di bastone che usa per allontanarli, e molti ignari passanti sono vittime di questi “improvvisi inseguimenti”, poiché i cani sbucano all’improvviso da dietro le macchine in sosta, causando situazioni che solo grazie a Dio, ad oggi non sono sfociate in un tragico epilogo.

«Continue aggressioni»

Ormai siamo al punto che non possiamo più rincasare nelle nostre abitazioni o nei nostri garage, senza venir puntualmente aggrediti da questi cani. O che passi qualcuno tranquillamente con la sua moto e debba accelerare per evitare di venire azzannato.

Chiedo, pertanto, tramite il vostro attento giornale che chi di dovere (istituzioni, vigili urbani, associazioni animaliste) intervenga una volta per tutte. Intervenga per porre fine a questo scempio. Che questi animali siano trasferiti in strutture adatte a loro e tolti dalla strada. Una soluzione per non ritrovarci un domani a dover piangere per qualche episodio molto più grave.

Vi ringrazio anticipatamente per l’attenzione che vorrete porre alla notizia e vi auguro buon lavoro.

VINCENZO

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